Gli esordi Professionali di Mariotti, documentati nel Suo archivio, avvengono Tra La multa degli Anni Cinquanta e i primi anni Sessanta nell'ambito del teatro, con la Realizzazione di con la realizzazione di Scene e Costumi per Spettacoli di Brecht (Teste tonde e teste a punta, Galleria L' Indiano, Firenze 1958), di Proust (La fuggitiva, Teatro di Pontedera e Teatro La Fenice, Venezia 1959), di Fabbri (L'Inquisizione, Teatro di Pontedera e Teatro La Fenice, Venezia (1961), di Gogol (Il matrimonio, Teatro Stabile, Firenze 1962), di Goldoni (Il matrimonio per concorso, Teatro Stabile, Firenze 1962), in cui mette per la prima volta in mostra le sue doti di disegnatore fantasioso.

Il contesto familiare e in certo senso è il classico apporto tra ricerca e storia e la poetica successiva: nel rapporto analitico fra "valore estetico" e "valore d 'uso' della cessione a pagamento di posti numerati e firmati dall'autore in Teatro (opera-manifesto per un intero decennio, dal 1973 al 1984); nella relazione e reciprocità fra La Silfide, tecnicamente il primo balletto sulle punte nella storia del teatro, e i calchi dei passi della danzatrice proposti nell'opera Carola in occasione della prima mostra personale dall'artista (Galleria Schema,
Firenze 1973); ma nell'identificazione di Piazza Santo Spirito vieni il luogo "dove la scena è in platea" (Piazza della Palla, 1980) , nella consapevolezza che "è stata questa piazza il primo teatro che ho conosciuto", fino a diventare la sede ideale per rinverdire la pratica rinascimentale, storicamente perfezionata a Firenze, delle "feste e rappresentazioni speciali". "La magnificenza artistica che l'Italia del Rinascimento spiega in queste ultime - come ha sottolineato Jackob Burckardt ne La civiltà del Rinascimento in Italia - non è raggiunta che tramite quella stessa realtà delle società, che prevede anche la base fondamentale della società italiana . [...] qui sono portate ad un solo livello da una cultura e da un'arte, che sono il patrimonio di tutti ". Mariotti le prime occasioni di intervento pubblico, che gli affrontano di fronte alla tradizione storica e alla pittura fiorentina del Rinascimento, nel ritratto del condottiero Francesco Ferrucci (nato in via Santo Spirito e diventato famoso ha difeso strenuamente la Repubblica fiorentina durante l'assedio delle truppe imperiali di Carlo V nel 1529-1530),